Sfidiamo il caldo con un’agile infografica per mettere a confronto le funzionali di SDL Trados Studio 2017 e memoQ Adriatic. E anche per orientarci un po’ con la terminologia dei due CAT (che può confondere, in effetti).
Ci concentriamo sulle funzioni più nuove e interessanti dal punto di vista dell’automazione e della produttività.
Per evitare che vi tagliate le vene per il lungo (!), I parte oggi e II parte la prossima settimana
Disclaimer: il contenuto di questo post è necessariamente tecnico. Se vi manca qualche pezzo e siete interessati a saperne di più, lasciate un commento o scrivetemi direttamente 🙂
Qui trovate un po’ di terminologia base relativa ai CAT, se avete bisogno di un ripassino.
Nell’infografica vedete la corrispondenza tra funzionalità nei due strumenti, e dove questa corrispondenza non c’è. Naturalmente, vanno fatto alcune precisazioni. Vediamo i dettagli di seguito.
Altre funzionalità “minori” presenti in memoQ e non in Studio:
LiveDocs: modulo del CAT dove è possibile creare corpora, con file di riferimento di vario tipo relativi a un progetto, in particolare file bilingue da sfruttare tramite LiveAlign (o allineamento automatico, vedete il punto successivo), ma non solo. Fanno parte dei LiveDocs anche le cosiddette “Muse” (di cui parliamo la settimana prossima; per chi conosce, sono simili ai dizionari di AutoSuggest in Studio)
LiveAlign (qui trovate un tutorial video): consente di sfruttare i risultati dell’allineamento di uno o più file senza importarli in TM, proponendo le coppie di segmenti originale-traduzione come una categoria di match a parte, direttamente nei risultati di traduzione.
Molto utile per risparmiare tempo, se si ha a disposizione una quantità di file legacy o “di riferimento”, magari mandati dal cliente. Ovviamente, la regola aurea dell’allineamento continua a valere: se la struttura dei file corrisponde, tutto bene, altrimenti i suggerimenti di LiveAlign saranno “sfasati” e quindi non utili (a meno di lavorarci un bel po’)
Domande, dubbi, perplessità, precisazioni, aggiunte e naturalmente anche segnalazioni di errori (spero non troppo grossolani) nei commenti, o direttamente via e-mail se volete.
Buon weekend a tutti voi e alla settimana prossima!
*La riparazione dei fuzzy si alimenta anche tramite altri elementi, secondari ma non tanto come numeri, date, misure… in generale auto-translatable e non-translatable, ovvero tutti quegli elementi che restano invariabili da una lingua all’altra (come gli acronimi), o che il CAT riesce a convertire in automatico (come i numeri con decimali)
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